“Media digitali. La storia, i contesti sociali, le narrazioni” (Laterza, 2021)
Questo manuale vuole essere innovativo e guardare alla relazione tra società e media digitali in un arco temporale di lungo periodo. Ciò nella convinzione che sia necessario fornire un quadro ampio e coerente dei modi in cui i media digitali sono diventati così rilevanti per le società contemporanee. La maggior parte degli strumenti didattici sui media digitali si concentra generalmente sui fenomeni del presente o sugli ultimi anni dell’evoluzione della digitalizzazione. Adottare una prospettiva di lungo periodo è utile in primo luogo per far emergere l’inestricabile intreccio tra il cambiamento portato dalle tecnologie digitali e le forme di continuità con il sistema dei media precedente e, in particolare, con le pratiche e le culture formatesi con i media analogici. Infatti, il computer, internet e i telefoni mobili – a cui sono dedicate ampie parti del libro – se da una parte sono emblematici della cosiddetta ‘rivoluzione digitale’, dall’altra hanno radici profonde nel passato della comunicazione: quella analogica. Una sezione importante del libro è dedicata all’evoluzione del processo di digitalizzazione nei media ‘tradizionali’ (musica, libri e giornali, cinema e video, fotografia, TV e radio), di cui si esaminano le principali tendenze, ma anche le contraddizioni più evidenti. Il capitolo finale del libro si concentra sulle narrazioni e sulle vere e proprie ‘mitologie’ legate ai media digitali: storie eccezionali (e talvolta esagerate) di personaggi, prodotti, aziende e luoghi che hanno svolto un ruolo di supporto simbolico all’affermazione della digitalizzazione nelle società contemporanee. Oltre alla bibliografia, utile per approfondire alcuni dei temi affrontati nel libro, è presente anche un’appendice di dati che riportano alcune serie storiche, selezionate poiché in grado di illustrare le principali tendenze nello sviluppo dei media digitali a livello globale.
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